domenica 24 febbraio 2008

Ferie

Non esistono le ferie per un consulente, eppure si prendono ugualmente.

Si tratta più propriamente di giorni di non lavoro, ovvero di assenze, giustificate e pianificate, non pagate. Tuttavia si usa chiamarle ferie per farsi capire da tutti, univocamente, evitando tante altre parole inutili... vado, ma torno... mi assento, devo rilassarmi... ho da fare al mio paese... e così via.

Si dice ferie... e sappiamo di cosa si sta parlando.

Sarà che è un'accezione propria del consulente sfigato, fatto sta che io non sono felice di stare in ferie: dovrei essere in viaggio in una terra esotica a farmi baciare da un vento sconosciuto colmo di profumi stranieri.
Invece sono a casa a studiare, lavorare e stressarmi.
Ci mettiamo anche qualche visita medica ed il gioco è fatto.

Beh... non rimetterò la sveglia, almeno non tutti i giorni e poltrirò un pò di più a letto la mattina. Ma penserò ai miei colleghi lontani e a tutto quanto mi sto perdendo, sia là, nell'openspace, che nella capitale, che nel mondo in genere.
Sarà che non si è mai felici di nulla. Che non sappiamo più accontentarci...

Già ieri mi sono abbandonata ad una mezza giornata di riposo e cazzeggio, un pò di tv (documentari e poco più) e letto.
Mi sono guardata anche un film la cui provenienza è dannatamente certificata e legale... nonostante la natura del supporto: Trenta giorni di buio.


Devo dire che non mi è dispiaciuto: abbastanza splatter, abbastanza grunge, abbastanza inspiegabile (nel senso di poco attendibile e curato nella trama e nello sviluppo dei personaggi), piuttosto rumoroso.
I vampiri, in questo film, sono di una razza nuova, interessante, a volte sofisticata, ma piuttosto bestiale in genere. Quello che mi interessava, sarà a causa dell'umore truce, è che fossero dotati di quella eccitata violenza che non guasta mai.

Il finale del film è piuttosto coraggioso e sufficientemente scontato, ma sotto diversi punti di vista l'ho preferito all'altro semi-vampiresco titolo di questo periodo, Io sono leggenda.
Per questo film si può leggere il libro (ancora attuale e consigliabile) e guardare il film senza particolari problemi: a parte l'idea di fondo, il titolo e il nome del protagonista non c'è nient'altro che li colleghi tra loro.
Ormai sono solo in attesa di REC Film! ;)

Ritorno alle mie ferie. >_<

martedì 12 febbraio 2008

Un altro giorno di malattia

Il sottotitolo di questo post potrebbe essere "Gli uomini e poi anche le donne".

Capita infatti che son rimasta in casa anche oggi e si prevede che ci rimarrò anche domani, almeno finché non sarà la febbre a demordere o io ad andare a farmi esorcizzare.

Cosa fa una ragazza in casa da sola per tutto il santo giorno?
Beh... pensa a studiare... e lo pensa intensamente... davanti alla tv.
Non che non ci abbia provato, anzi. Mi sono letta tutta la dispensa del terzo di quattro argomenti d'esame (il solito esame) senza capirci un cavolfiore.

Ma parliamo di cose serie... perché si... ho scoperto una cosa inquietante. Ho scoperto un mondo di cui nessuno mi aveva parlato.
E allora qua si mette in dubbio lo sforzo di studiare e si pone una domanda precisa: perché e per cosa?
Esiste un substrato sconosciuto e d'elite che aspetta tutti noi, poveri simil-nerd abbandonati ai nostri destini di stoici studenti/lavoratori! >_____<

No... non è la febbre... no... non sono impazzita, cioè... non più di quanto io non lo sia già... oggi ho visto la tivù del pomeriggio e ho scoperto (tuono e nitrito di cavallo)... UOMINI E DONNE!!!
In questo programma esiste una razza di persone superiori, chiamate tronisti, che ne scelgono altre per farne eletti (o forse i compagni per la vita... mah... c'è scritto su un cartello rosa... perché non credergli).
Una cosa tipo Morpheus con Neo, insomma.

Salta fuori che questi uomini e queste donne diventano personaggi (o almeno così loro dicono di se stessi) e fanno le serate in discoteca e le apparizioni nei centri commerciali (che neanche la Madonna di Lourdes)... e guadagnano denaro, addirittura hanno gli sponsor!! @_@

E io turbata mi chiedo: per far cosa? Cosa fanno nelle discoteche? Si spogliano? Dimenano le natiche tatuate?
E nei centri commerciali? Lanciano baci? Firmano autografi? Spaventano le vecchiette? Fanno piangere neonati?

Non capisco... sul serio! Se sono personaggi, perché io non li conosco?
Ma soprattutto se guadagnano soldi per non avere cultura, ma solo per lanciare opinioni maleducate e inutili in televisione e non fare nient'altro in particolare... perché io lavoro? Perché io studio?

E Maria... questa cara Maria... così comprensiva, con la voce profonda da trans, che invita alla riflessione, alla discussione, che si siede amichevole sui gradini del suo set vestita in modo informale lasciandosi chiamare per nome... Maria... lei... quanto ci guadagna nel vendere sogni di carta velina?

Perciò ora tutto torna. Ecco perché i governi crollano. Ecco perché i nostri stipendi sudati valgono la metà di sei anni fa. Ecco perché chi uccide ha la pena ridotta. Ecco perché chi ruba vince. Ecco perché milioni di altri ecco perché!

Per tutti noi, poveri illusi, ecco la chiave per la nostra svolta:
http://www.mariadefilippi.mediaset.it/uominiedonne/index_ued.shtml

Ci voleva così poco, in fondo.

lunedì 11 febbraio 2008

Un giorno di malattia

Per la nostra rubrica di cinema oggi tratteremo...

...

Mmh... non ho previsto su questo blog una rubrica di cinema, vero?
Bah... sarà l'insistenza di questa poca febbre a farmi delirare. Ma dovrei aprire una sezione che si occupi per lo meno delle avventure cinematografiche di Viggo Mortensen, visto che casualmente mi ritrovo nuovamente a parlare di un suo film.

Ne vedo molti e con protagonisti differenti, in realtà, ma poi mi metto a fare screenshot controversi di Viggo per la solita collega e sbam!!... parte il post.

Questa volta è toccato alla pellicola Il destino di un guerriero: un film piuttosto lungo, che si articola tra le vicende storiche di una Spagna prepotente e barocca... ma che manca tragicamente (attenzione: spoiler per la sola NonS'Affronta) di scene di nudo integrale del suddetto Viggo.
Nel film le passioni e gli amori sono intensi, ma si fanno sopraffare continuamente dagli interessi, gli intrighi e i combattimenti vanno a braccetto con i tradimenti e l'onore, mentre lo sfarzo e la povertà si mescolano come gli uomini e le donne di estrazione sociale differente.

Ho apprezzato molto la fotografia e soprattutto, di questa, le tinte scure e i colpi di luce come tributo alle opere di Diego Velázquez: molte scene sembrano dipinte dal pittore stesso e di tanto in tanto qualche suo quadro si scorge qua e là.

Mi va di citare la voce italiana di Viggo: il sempre più grande Pino Insegno... bella e sensuale la voce (del resto ha doppiato anche i porno), che perde di prestigio non appena ci si mette a sovrapporre il suo viso a quello del protagonista! >_<

Per ultimo vorrei far notare che è meglio il coprotagonista, Iñigo Balboa (Unax Ugalde), vestito che il povero Alatriste ignudo.

E domani replico: di nuovo malata... magari trovo la forza di studiare, altrimenti, chissà, potrei anche decidere di aprirla davvero una sezione dedicata al cinema su questo blog di (apparente) lavoro! :P

PS.
Per chi sa... ho tutti gli screenshot nel solito zip. Come sempre si accettano offerte.